Amore e cioccolato

Amore e cioccolato: un matrimonio che resiste a qualsiasi shock. “La vita è come una scatola di cioccolatini…” diceva Forrest Gump e, senza amore, non c’è vita. Sembra, dunque, che Cupido abbia fatto bene il suo lavoro, ma vi siete mai chiesti come è avvenuto il loro incontro?

SAN VALENTINO

Per gli antichi Romani il mese di febbraio sanciva la fine dell’inverno e le preparazioni all’arrivo della primavera animavano le famiglie dell’Impero. Si iniziavano dei veri e propri riti di purificazione: le case venivano pulite, spargendovi quindi del sale insieme a una particolare farina. Febbraio era anche il mese dei Lupercali (dei che tenevano i lupi lontano dai campi coltivati): in tale occasione, per compiere sacrifici propiziatori per la fertilità, l’ordine dei sacerdoti addetti al culto si recava nella grotta in cui, secondo la leggenda, la lupa aveva allattato Romolo e Remo. Tuttavia, l’evento più atteso dell’epoca, soprattutto tra i giovani romani, era una specie di antica lotteria dell’amore. I nomi delle donne e degli uomini venivano messi in un’urna e opportunamente mescolati. Il fato sceglieva dunque quali sarebbero state le coppie che per un intero anno avrebbero vissuto in intimità, affinché il rito della fertilità fosse portato a compimento.

Tale usanza, tuttavia, venne abolita nel 496 d. C., quando Papa Gelasio la sostituì con la festa cristiana di San Valentino per l’appunto.  Vescovo martirizzato dall’imperatore Claudio II, in quanto univa in matrimonio giovani coppie alle quali l’imperatore aveva negato il consenso. Non solo, prima della sua esecuzione, Valentino, innamorato della figlia del suo carceriere, decise di scrivere un’ultima lettera alla sua amata, firmandola “dal tuo Valentino”, frase che è arrivata fino ai nostri giorni.

LA BEVANDA DEGLI DEI

Donare cioccolato non è un gesto moderno, nato nell’era del consumismo e delle mille tendenze. Gli antichi Aztechi, padri di questo magico elisir, erano soliti donare cioccolato, quale fonte di saggezza spirituale, energia e vigore sessuale, durante le cerimonie nuziali. Montezuma in persona, imperatore degli Aztechi, era famoso per consumare cioccolato in gran quantità per fortificare la propria virilità.

La popolarità della bevanda, all’epoca particolarmente amara, raggiunse anche il Vecchio Mondo dove divenne un alimento ricercato e prezioso: un prodotto di élite, un bene di lusso e qualcosa di quasi miracoloso. Solo le classi aristocratiche potevano permettersi di godere della sua bontà e dei suoi benefici. La leggenda narra che anche il gran seduttore veneziano Casanova preferisse la cioccolata, da lui chiamata “elisir d’amore”, ad un calice di champagne.

Non a caso, proprio per le proprietà afrodisiache del cioccolato, per un certo periodo di tempo alle suore venne proibito bere o mangiare cioccolata. Al tempo stesso, si narra di dottori francesi soliti prescriverla per curare i cuori spezzati dalle delusioni d’amore.

Un alimento così magico non può che essere definito “la bevanda degli dei”: dagli Incas, passando per le corti aristocratiche di tutt’Europa, fino a giungere nel nuovo millennio. Sembra proprio che nessuno riesca a resistervi e persino scienziati ed accademici di tutto il mondo hanno provato a scoprire cosa renda questo alimento così irresistibile. Non è la caffeina, né la tipologia di fave usata, né i suoi 300 componenti chimici che danno una spinta all’energia e alla libido; secondo l’Università di Cambridge, infatti, la spiegazione è ancora più semplice: il cioccolato è talmente buono che mangiarlo ci rende felici, grazie all’endorfine, come quando ascoltiamo la nostra musica preferita, o vinciamo alla lotteria, o ci innamoriamo. Forse anche di più. In parole povere, il cioccolato è così squisitamente delizioso, che non possiamo fare a meno di sentirci felici.

Sarà dunque questo il motivo per cui nella giornata dedicata agli innamorati (ma non solo), regaliamo cioccolatini? Per donare felicità ad una persona importante?

La tradizione sembra essersi mantenuta attraverso i secoli e anche oggi, nonostante il cioccolato non sia più considerato un bene di lusso come un tempo, ha ancora il potere di apparire come un dono speciale, in grado di migliorare l’umore e quindi rendere felice una persona a noi cara, che sia la nostra dolce metà, un caro amico/a o un genitore.

CURIOSITÀ

In molti paesi asiatici, tra cui Cina, Giappone, Taiwan e Corea del Sud, non esiste solo San Valentino, celebrato il 14 febbraio secondo la tradizione che vede la donna preparare un dolce al cioccolato o regalare dei bon-bon al proprio innamorato. Infatti il 14 marzo, conosciuto anche come White Day, toccherà agli uomini ricoprire le proprie fidanzate e partner con dolci cioccolatosi e regali preziosi.