Il tartufo dolce nel mondo

Truffles, truffe, praline… nomi diversi, ma un unico comun denominatore: la dolcezza!

Ormai conosciamo tutti la storia, ricca di mistero, che avvolge ogni singolo tartufo dolce: il suo viaggio, nello spazio e nel tempo, l’ha reso una prelibatezza per il palato in tutto il mondo. Tuttavia le tradizioni, le ricette, i gusti e i suoi nomi si incrociano in un turbinio di cacao in polvere (ce li immaginiamo così, un vero e proprio tornado di dolcezza).

Oggi vogliamo quindi parlarvi anche dei cugini dei nostri Tartufi Dolci, alcuni sono solo d’oltralpe, altri addirittura si trovano oltreoceano!

CHAMBERY

Non potevamo non citare e parlare del luogo d’origine del tartufo. Infatti è proprio in questo piccolo paese della Francia che nel lontano 1895, il pasticciere Dufour inventò il tartufo dolce, la sera della vigilia di Natale. La caratteristica dei tartufi francesi? Alla base c’è la panna fresca, un ingrediente insostituibile nella loro cucina. Ad essa si aggiunge il cioccolato, si crea una forma sferica e la si passa nel cacao in polvere. Fait et bon appetit!


BELGIO

belgian trufflesIl Belgio non solo è famoso per il suo finissimo cioccolato, ma anche per le   praline (ndr. tartufi dolci) per cui viene utilizzando in gran quantità. La tradizione è ben radicata nelle pasticcerie del paese e ciò a cui non possono rinunciare è il burro (presenza specifica della cucina francese, tra l’altro). Via quindi con ganache o crema al burro di cui i dolci tartufini ne sono anche ripieni. Speciali sono poi quelli dal cuore di marzapane, caramello salato, caffè o ciliegia!

AMERICA

exch-300x172Importante, in questo caso, distinguere i tartufi americani da quelli californiani. Quest’ultimi pare che siano stati creati da Alice Medrich nel 1973, dopo che li ebbe assaggiati in Francia. Iniziò a venderli nel suo quartiere di Barkley e nel ’77 aprì un piccolo negozio chiamato appunto “Cocolat”: oggi la Madame Cocolat possiede diversi punti vendita: solo 7 nella sola Bay Area di San Francisco. I tartufi americani, invece, si presentano a forma di un mezzo uovo, un’unione tra cioccolato fondente o al latte e burro.

BRASILE

brigadeiroÈ la versione latina dei nostri tartufi dolci e pare che il loro nome derivi da quello di Brigadier Eduardo Gomes, una volta presidente del Brasile. I brigadeiro sono fatti con latte condensato, burro e polvere di cacao: dal nord al sud del vasto paese brasiliano, sono considerati il docinho nazionale. Bom apetite!

ITALIA

Non dimentichiamoci della nostra terra, patria dei tartufi alla nocciola. Era inevitabile utilizzare una materia prima di cui il Piemonte è tanto ricco ed ecco che prima Oscar Sebaste (1893 – 1976), poi il figlio Dario presero ad impastare lo sfrido del torrone insieme alle rimanenze di cioccolato, cacao e pasta di nocciole. La pasta di nocciole andava a sostituire la panna, fino a quel momento utilizzata come ingrediente per donare morbidezza all’impasto. Il risultato fu la creazione di un tartufo unico, senza grassi animali aggiunti, al cui interno prevalevano gli aromi dati dalla granella e dalla pasta delle nocciole del Piemonte.

 

Oscar Sebaste e il figlio Dario crearono un tartufo speciale, con la pasta delle nocciole del Piemonte