Perchè Halloween è anche dolce?

È la notte più spaventosa dell’anno, quando il popolo delle tenebre torna tra noi, ma non senza la giusta dose di dolcezza!

Come a sancire il confine tra autunno e inverno, vita e morte, luce e tenebre, Halloween è un momento di festa e di superstizione. Si pensa abbia avuto origine con le civiltà celtiche, durante la festa di Samhain, quando venivano accesi grandi falò attorno ai quali si danzava in costume per allontanare i fantasmi.

Fu nell’VIII secolo d.C. che Papa Gregorio III scelse il 1° novembre come momento dell’anno da dedicare alla memoria di tutti i santi e martiri (in inglese ‘All Saints’ Day’), festività che abbracciava anche alcune tradizioni di Samhain. Il giorno che precedeva tale ricorrenza venne dunque chiamato All Hallows’ Eve (la Vigilia di tutti i santi): da lì ad essere chiamato Halloween, il passo fu molto breve.

Se l’Halloween che conosciamo oggi non prese subito piede in Inghilterra, all’epoca caratterizzata da una rigida società protestante, divenne invece molto popolare nel Nuovo Mondo, dove diverse culture si mischiarono tra loro e con quella autoctona dei nativi americani. Le prime celebrazioni vedevano eventi pubblici per onorare il raccolto, durante i quali tutti i partecipanti del quartiere si riunivano per raccontare storie di paura, danzare e cantare.

Vi starete chiedendo, a questo punto, quando sia nata la famosa frase “dolcetto o scherzetto?”. È un’usanza che si rifà alla pratica medioevale dell’elemosina, in particolare in occasione di Ognissanti, quando le persone povere andavano di porta in porta e ricevevano cibo, o pasticcini chiamati “soul cakes” (le torte dell’anima), in cambio di preghiere per i loro morti il giorno della Commemorazione dei defunti. Si pensa che questa tradizione sia nata in Irlanda e Gran Bretagna, sebbene pratiche simili per le anime dei morti si siano registrate anche in Sud Italia.

Oggi, i festeggiamenti per Halloween sono diventati un appuntamento globale, dalle coste americane alla Cina, hanno conquistato anche la nostra sono giunti anche in Italia dove, bambini e adulti compresi, non vogliono perdere perdersi l’occasione di divertirsi, travestendosi e mangiando dolcetti.

Desideriamo svelarvi le tre regole fondamentali per imbandire al meglio la vostra “tavola delle tenebre”, pronta ad accogliere i vostri ospiti della serata o a ricompensare i “mostriciattoli” giunti davanti alla porta di casa con i giusti dolcetti!

REGOLA NUMERO 1: l’arancione, in tutte le sue sfumature, fa da padrone!

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Il nostro tartufo al gianduja può quasi prendere le sembianze di una zucca di Halloween: a mezzanotte si trasformerà per ritornare nelle sue forme originali, dal gusto dolce e avvolgente.

 

REGOLA NUMERO 2: red blood…finto o dolce funzionano!

jdgjhdjIl profumo dei nostri Albesi al rhum invadono la stanza in poco tempo. C’è chi racconta di invasioni zombie durante la notte di Halloween, ma noi preferiamo la versione degli “albesi viventi”. Provare per credere, renderanno unica la vostra notte delle tenebre.

REGOLA NUMERO 3: il nero va sempre e comunque di moda, anche ad Halloween!

Neri come il veleno più potente al mondo. Eppure i nostri tartufi “extranero” vi stupiranno per il loro aroma, dolce e intenso allo stesso tempo: un gusto da far resuscitare i morti!

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