Da Catone «il Censore» a Baghdad, da Valencia a Cremona passando per il matrimonio di Bianca Visconti e le vicende di un trovatello della provincia piemontese. Tutta l’affascinante storia del torrone in pochi momenti cruciali
Le vere origini del torrone sono ancora avvolte nel mistero. La più celebre delle barrette dolci è infatti un prodotto “ancestrale”, una di quelle invenzioni gastronomiche che hanno segnato la storia della cucina da tempo immemore.
Quali sono le principali tappe della storia del torrone?
Il dolce a base di miele e frutta secca per eccellenza ha già attraversato mezzo mondo antico, da Roma a Baghdad. Oggi sbarchiamo nel pieno della Reconquista, in Andalusia. Sarà da questo momento che il torrone verrà chiamato con l’appellativo che tutti noi oggi conosciamo.
XIII secolo D.C. – Andalusia
In piena epoca di Reconquista il torrone si guadagna per la prima volta l’etimo con cui in Italia e Spagna siamo abituati a conoscerlo. È l’epoca dei grandi scontri tra la cristianità e i regni musulmani di al-Andalus. Gli scontri non portano solo guerra, ma, come sempre accade, scambi di cultura materiale. Ecco che i dolci a base di mandorle e miele degli arabi incontrano le tradizionali copete dei Romani (per approfondire leggi il nostro post “Paese che vai, torrone che trovi”), trasformandosi in una lavorazione autoctona fatta di miele cotto con mandorle intere o sbriciolate: il torrùn.
La prima testimonianza scritta del torrone in Catalogna è del 1221. Ma la vera patria del torrùn diventerà la provincia di Valencia: ancora oggi Alicante e Jijona producono la ricetta più famosa e diffusa.